Sono tornate venerdì mattina a Mosca le due esponenti delle Pussy Riot, Nadia Tolokonnikova e Maria Aliokhina, scarcerate lunedì in seguito all'amnistia approvata il 18 dicembre dalla Duma.
Le due ragazze sono arrivate con un volo da Krasnoiarsk, in Siberia orientale, dove Nadia ha espiato la sua pena e dove Maria l'ha raggiunta dopo l'uscita dal carcere di Nizhni Novgorod. Poco dopo la scarcerazione entrambe avrebbero commentato l'amnistia come "una trovata pubblicitaria".
Una volta arrivate a Mosca, le due contestatrici hanno tenuto la loro prima conferenza stampa rispondendo alle domande dei molti giornalisti russi e stranieri presenti, confermando che "mantengono la volontà di cacciare" Putin. "Per quanto concerne Vladimir Putin" – hanno dichiarato le Pussy Riot – "non abbiamo cambiato posizione e vogliamo continuare a fare quello per cui siamo state mandate in prigione". Infine, hanno rivolto un appello a Mikhail Khodorkovsky, l’oligarca russo da poco rilasciato in seguito all’amnistia, per spendere le sue forze a favore della difesa dei prigionieri in Russia.
ATS/sdr
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RG 18.30 - La corrispondenza
RSI Info 27.12.2013, 19:47