La Chiesa d’Inghilterra è finita sotto accusa in un nuovo scandalo di pedofilia: il suo leader, l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, ha ammesso oggi, giovedì, che gli abusi perpetrati da Peter Ball su bambini e ragazzi quando era vescovo di Lewes prima e di Gloucester dopo, sono stati insabbiati per numerosi anni.
Il mea culpa si è reso necessario dopo la pubblicazione del rapporto indipendente "Abuse of Faith", che fa luce su uno degli episodi più oscuri del mondo protestante britannico.
Il documento rivela che la Chiesa è arrivata anche a depistare le indagini sui reati compiuti da Ball – fra l’altro amico del principe Carlo – tra gli anni Settanta fino agli anni Novanta.
Condannato a 32 mesi di carcere nel 2015 dopo aver ammesso di aver abusato di 18 ragazzi, l’85enne è stato rilasciato dopo aver trascorso solo 16 mesi dietro le sbarre.
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