Basta stivali in pelle di coccodrillo o giacche in pelle di serpente. La nuova tendenza arriva dal Kenya ed è il cuoio di pesce. Pesce persico del Nilo, pescato dai pescatori locali nel lago Turkana al confine con l’Etiopia, e lavorato da Victorian Food, una start-up locale che qualche tempo fa ha scommesso sugli scarti. La pelle dei pesci sfilettati venduta a un prezzo stracciato come componente di prodotti alimentari, o semplicemente veniva gettata via.
Oggi, grazie anche alla collaborazione di alcuni fashion designer, i prodotti sono numerosi: giacche, borsette, sandali, vestiti. E il cuoio di pesce comincia a fare gola anche alle case automobilistiche per gli interni delle vetture.