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Le mani della mafia su Lidl

Quattro delle dieci direzioni generali del gruppo in Italia sotto amministrazione giudiziaria

  • 15 maggio 2017, 09:38
  • 23 novembre, 05:42
Il grande gruppo non è indagato come società

Il grande gruppo non è indagato come società

  • reuters

Le autorità italiane hanno messo sotto amministrazione giudiziaria quattro delle dieci direzioni generali di Lidl nel paese, sospettate di aver favorito le attività della famiglia mafiosa catanese Laudani. Quindici persone sono state arrestate e altre due fermate tra Lombardia e Sicilia.

Il grande gruppo non è indagato come società, secondo quanto riportato dalla stampa italiana, ma la carenza di controlli interni avrebbe permesso all'organizzazione criminale di infiltrare alcune sedi.

Il clan mafioso avrebbe avuto il controllo degli appalti per i punti vendita, che si potevano ottenere versando una tangente. I soldi sarebbero poi serviti a sostenere le attività della famiglia, in particolare il sostentamento dei detenuti.

ATS/sf

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