Circa il 13% dei decessi nell’Unione Europea è legato direttamente o indirettamente all'inquinamento. A sostenerlo è un rapporto pubblicato martedì dall'Agenzia Europea dell'Ambiente (EEA), che sottolinea come oltre 630'000 persone sono morte nel 2012 - anno dell'ultimo aggiornamento delle statistiche – a causa della scarsa qualità dell’ambiente.
L'inquinamento atmosferico, sebbene sia chiaramente diminuito, favorisce lo sviluppo di tumori, malattie cardiovascolari e respiratorie, e rimane il fattore principale di morte. Seguono quello acustico e chimico.
La riduzione del traffico stradale, la diminuzione del consumo di carne e l'eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili sono alcune delle soluzioni indicate dall'agenzia che per migliorare la salute e l'ambiente in Europa suggerisce principalmente di privilegiare la creazione di spazi verdi. Lo studio aggiunge inoltre come l’attuale crisi sanitaria dovrebbe essere un segnale per accelerare la consapevolezza del rapporto tra ambiente e salute.