La Catena della Solidarietà ha già raccolto 4,2 milioni di franchi in donazioni per il Libano: fondi che tuttavia non bastano per finanziare l’operato delle ONG che lavorano a favore degli abitanti di Beirut, città martoriata dalla spaventosa esplosione avvenuta nell’area portuale lo scorso 4 agosto. La fondazione rilancia per questo il suo appello alle donazioni, che possono essere effettuate online al sito www.catena-della-solidarieta.ch o direttamente sul conto postale 10-15000-6 con la menzione “Emergenza Libano”.
Sin dall’indomani della catastrofe, otto ONG partner della Catena della Solidarietà (Caritas, Croce Rossa Svizzera, EPER, Medair, Medici senza frontiere, Terre des hommes-Aiuto all’infanzia, Save the Children, Handicap International) si sono mobilitate per aiutare la popolazione libanese. “Due settimane dopo, gli aiuti d’emergenza continuano a essere forniti – si legge in un comunicato della Catena della Solidarietà –, ma le nostre organizzazioni partner stanno già orientando il loro operato verso una prospettiva a medio e lungo termine. Il rafforzamento dei servizi medici permetterà di continuare a curare i feriti e di gestire il numero crescente di malati di Covid-19, mentre alla distribuzione di acqua, cibo e beni di prima necessità si aggiungeranno gli aiuti finanziari diretti. La distribuzione di materiale per coprire provvisoriamente le finestre e i muri distrutti dall’esplosione lascerà gradualmente il posto agli aiuti finanziari, che consentiranno alle famiglie più vulnerabili di effettuare le riparazioni più urgenti. I bambini e gli adulti più colpiti dalla tragica esplosione potranno inoltre ricevere sostegno psicologico per mitigare le conseguenze del trauma".
Gli aiuti svizzeri al Libano
Telegiornale 17.08.2020, 22:00