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Tre milioni raccolti per il Libano

Mobilitazione per la Catena della solidarietà in sostegno alla popolazione locale dopo l'esplosione avvenuta nel porto di Beirut

  • 13 agosto 2020, 20:35
  • Ieri, 18:45
01:25

RG 18.30 del 13.08.20 - Il servizio di Thomas Paggini

RSI Info 13.08.2020, 20:30

  • keystone
Di: ATS/AFP/eb 

Sono oltre tre i milioni di franchi raccolti dalla Catena della solidarietà in favore del Libano, dopo l'esplosione avvenuta il 4 agosto al porto di Beirut che ha fatto oltre 170 morti e migliaia di feriti, e che ha distrutto case, ospedali e infrastrutture. A una settimana dal lancio della raccolta fondi, le donazioni hanno raggiunto 3’115’243 franchi. Sono attualmente otto le ONG partner attive sul posto che ricevono gli aiuti per interventi di prima necessità.

La Confederazione, che ha risposto all'appello lanciato alla comunità internazionale dal presidente francese Emmanuel Macron, ha promesso un contributo di quattro milioni di franchi. Alcuni ingegneri svizzeri, inviati sul posto in sostegno alla popolazione, sono già al lavoro per valutare l'agibilità di alcuni edifici danneggiati dall'esplosione, compresa l'ambasciata elvetica. Una parte degli aiuti andranno alle scuole: sono 80 gli istituti pubblici di Beirut danneggiati dalla deflagrazione. Anche la situazione degli ospedali preoccupa: secondo le stime delle Nazioni Unite, almeno 15 strutture hanno riportato lesioni gravi.

Giovedì, intanto, il Parlamento libanese ha approvato due settimane di stato d'emergenza, dando più poteri all'esercito per la gestione della situazione e autorizzando misure quali l'introduzione di un coprifuoco, il divieto di assembramenti e la censura dei media. La decisione arriva pochi giorni dopo le dimissioni del Governo di Hassan Diab, annunciate sull'onda delle forti proteste che si sono riaccese dopo la strage di Beirut.

Sull'esplosione delle 2'750 tonnellate di nitrato di ammonio, stoccate nel porto da 6 anni, non sono ancora state date delle risposte. Alle indagini prenderà parte anche l'FBI, ha annunciato il diplomatico americano, David Hale, in visita giovedì nella capitale libanese. Nei giorni scorsi, il presidente Michel Aoun ha rifiutato un'indagine internazionale. Ma al contempo, vista la presenza di francesi tra le vittime, anche Parigi ha avviato un'inchiesta, portando sostegno logistico agli inquirenti locali.

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Come dare il proprio aiuto

Le donazioni si possono effettuare sul sito catena-della-solidarieta.ch oppure attraverso il conto corrente postale 10 - 15.000 - 6 con la menzione "emergenza Libano".

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