Il Libano, già piegato dalla crisi economica, nelle ultime ore è scosso da una forte ondata di proteste seguite alla decisione del Governo di Beirut di imporre nuove tasse in un periodo di severa crisi economica. Negli scontri di venerdì notte due dimostranti sono rimasti uccisi, mentre la polizia ha dichiarato che almeno 40 tutori dell’ordine hanno dovuto fare ricorso a cure mediche.
Le proteste si sono scatenate dopo che le autorità hanno stabilito di introdurre un’imposta giornaliera sull’utilizzo delle applicazioni di messaggistica, comprese anche quelle gratuite come Whatsapp.
I libanesi sfogano la loro rabbia contro i politici, accusandoli di corruzione e di decenni di cattiva gestione dello Stato. Migliaia di cittadini sono scesi in strada per protestare, soprattutto nel quartiere commerciale della capitale. Si sono trovati di fronte imponenti misure di sicurezza, con agenti di polizia pronti al confronto. Al lancio di pietre e oggetti di ogni genere gli agenti hanno risposto con idranti, lacrimogeni e manganelli.
La primavera del Libano
Telegiornale 21.10.2019, 22:00
Povertà e disoccupazione piegano la perla del Medioriente
Altri Programmi 21.10.2019, 22:00