Una domenica come non se ne vedevano da anni in Libano e in Tunisia, rispettivamente da 9 e da 7: nel paese confinante con la Siria si vota per il Parlamento, mentre nello Stato del Nordafrica hanno luogo le elezioni comunali.
La stabilità del Libano è minacciata dalla crisi economica e dall'invasione di profughi siriani. In pochi pensano che il nuovo Governo possa sciogliere questi nodi. Dovrebbe infatti essere confermato un Esecutivo di unità nazionale di cui entrambi i principali schieramenti rivali - il raggruppamento filo-saudita del premier Saad Hariri e il binomio sciita Amal-Hezbollah - faranno parte. Alla guida è favorito ancora Hariri.
Il Parlamento libanese sarà formato da 128 deputati
I cittadini tunisini sono invece confrontati con le prime elezioni municipali dopo la caduta del presidente Zine Ben Ali nel 2011. I principali partiti del paese, l'islamista Ennhadha e la formazione laica Nidaa Tounes, cooperano all'interno di un Governo di unità e i loro candidati dovrebbero dominare lo scrutinio. Molti elettori vedono in queste amministrative un modo di migliorare i servizi pubblici e la vita quotidiana.
ATS/CaL
Voto cruciale in Tunisia
Telegiornale 06.05.2018, 14:30
Libano al voto
Telegiornale 06.05.2018, 14:30
RG 12.30 del 06.05.18: Lorenzo Trombetta in collegamento con Luisa Orelli
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RG 12.30 del 06.05.18: Il servizio di Francesco Cargnelutti
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