Le autorità maltesi non hanno ancora deciso se lasciar attraccare la Lifeline, la nave che da cinque giorni si trova in acque internazionali. Il Governo, ha dichiarato martedì un suo portavoce, si dice pronto a fornire aiuti, ma per ora non a permettere all’imbarcazione, con a bordo 230 migranti, di raggiungere le proprie coste. Trattative sono in corso ma non è stata presa nessuna decisione. Le forze armate maltesi, nella notte, hanno prelevato una persona dalla nave in seguito a un'emergenza medica.
Si tratta di una comunicazione che smorza gli entusiasmi, dopo che il portavoce del Governo francese aveva evocato una soluzione europea che prevedeva il possibile sbarco della nave sull’isola. La Francia, aveva aggiunto, è pronta a fare la sua parte e a inviare una squadra per esaminare le domande d'asilo in modo individuale.
L’odissea continua anche per l’Aquarius. La nave della ONG Sos Mediterranée, infatti, si è vista negare l’ingresso nelle acque territoriali maltesi e nel porto della Valletta per il rifornimento ed il cambio di equipaggio. "Non ci è stata data nessuna spiegazione", ha fatto sapere l’organizzazione. La nave ora è diretta a Malta
RG/ATS/ANSA/sulma