I democratici americani hanno avviato un’inchiesta formale di impeachment nei riguardi del presidente Donald Trump. Ma cosa significa questa parola, che pende come una "spada di Damocle" sull’inquilino della Casa Bianca? In italiano la traduzione sarebbe "messa in stato d’accusa" e consiste in un istituto giuridico con il quale si prevede il rinvio a giudizio di titolari di cariche pubbliche. Questo nel caso in cui si valuti l’ipotesi che abbiano commesso illeciti nell’esercizio della loro funzione.
Trump, via libera della Camera alla procedura di impeachment
Telegiornale 25.09.2019, 14:30
L’impeachment è un antico istituto sviluppatosi nel Regno Unito fin dal XIV secolo, quando il Parlamento inglese mise in stato d’accusa alcuni ministri di Edoardo III e la sua amante Alice Perrers per corruzione e incapacità. Nei secoli si è evoluto nella responsabilità del Governo di un re e poi di un capo dello Stato.
Negli Stati Uniti i promotori del procedimento sono la Camera dei Rappresentanti - che discute i termini dell’accusa e, nel caso, la avvia con voto a maggioranza semplice dei deputati presenti - e poi il Senato, a cui spetta il ruolo di giudice (con voto a maggioranza dei due terzi dei presenti). Se l’inchiesta riguarda il presidente degli Stati Uniti, a presiedere il Senato viene chiamato il presidente della Corte suprema.
Dagli USA il corrispondente Herber
Telegiornale 25.09.2019, 14:30
Va ricordato che la procedura d’impeachment colpì nel 1868 il presidente Andrew Johnson e nel 1999 Bill Clinton. Entrambi la superarono. Per evitare la prospettiva dell'impeachment, Richard Nixon, travolto dallo scandalo Watergate, si dimise dalla presidenza nel 1974.
L'impeachment non comporta necessariamente la rimozione dall'incarico; è infatti una dichiarazione legale di accuse, paragonabile a un'accusa di diritto penale. L'aspetto primario in considerazione consiste nella possibilità di rimuovere un funzionario o un dirigente dalla carica e nell'arrivare ad un successivo voto che impedisca al funzionario rimosso di ricoprire nuovamente incarichi politici nella giurisdizione dove è stato rimosso.
Le sanzioni arrivano fino alla destituzione dalla carica e all’interdizione dai pubblici uffici. La persona indagata, tra l’altro, può essere sottoposta a un parallelo (e contemporaneo) procedimento della giustizia ordinaria.