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Linea rossa su Rafah, Biden contestato in casa

Migliaia di manifestanti si sono riuniti sabato a Washington accusando il presidente di aver mentito sui limiti posti all’offensiva israeliana

  • 8 giugno, 22:45
  • 9 giugno, 11:32
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La linea rossa stesa dai manifestanti di fronte alla Casa Bianca

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Di: AFP/RSI Info

Migliaia di manifestanti filo-palestinesi si sono riuniti sabato nei pressi della Casa Bianca a Washington per esprimere la loro rabbia nei confronti del presidente Joe Biden e della sua politica, ritenuta troppo conciliante nei confronti di Israele e della guerra condotta contro Hamas a Gaza.

I partecipanti hanno scandito lo slogan “da Washington alla Palestina, noi siamo la linea rossa”, tenendo in mano un lungo striscione con scritti sopra i nomi dei palestinesi uccisi dall’esercito israeliano in otto mesi di conflitto. Per la maggior parte vestiti di rosso, i manifestanti reggevano bandiere palestinesi e cartelli che recitavano: “La linea rossa di Biden è una menzogna” e “bombardare i bambini non è autodifesa”.

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La manifestazione contro il sostegno incondizionato di Biden a Israele

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Dall’inizio della guerra a Gaza, Biden ha offerto a Israele sostegno incondizionato, ma a marzo ha dichiarato che una grande offensiva a Rafah era “una linea rossa” che non doveva essere oltrepassata. Ma sulla scia del sanguinoso attacco a maggio contro questa città nel sud della Striscia di Gaza, la Casa Bianca ha dichiarato che questa “linea rossa” non era stata superata.

Un punto di vista contestato da chi è sceso sabato in strada. “Questa linea rossa nella sua retorica non ha senso”, ha detto all’AFP Zaid Mahdawi, un 25enne figlio di palestinesi, proveniente dal vicino Stato della Virginia, denunciando “l’ipocrisia e la codardia” del presidente americano.

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Telegiornale 06.06.2024, 20:00

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