Alle 4.17 del mattino un sisma devastante di magnitudo 7.9 sulla scala Richter ha colpito il Sud-Est della Turchia e il Nord della Siria. L’epicentro nella città di Kahramanmaraş.
Il numero di morti e feriti cresce di ora in ora. Il dato ufficiale - aggiornato al momento in cui scrivo (le 3 del mattino del 7 febbraio) - sta ormai toccando i 4000 decessi.
Scatti tra la gente di Adana
Sono stati distrutti interi villaggi e quasi 6’000 edifici sono crollati nelle grandi città della zona: Gaziantep, Şanlıurfa, Malatya, Kilis, Hatay, Adana.
Proprio ad Adana si riferiscono queste immagini che ho girato attorno alle ore 10 di sera del 6 febbraio.
Un palazzo di diciassette piani è crollato completamente. I soccorritori dell’AFAD (la Protezione Civile turca), arrivati da Istanbul e da tutte le province del Paese, scavano tra le macerie nella speranza di trovare qualcuno ancora vivo.
Appena arrivo sul posto viene estratta una donna, immediatamente trasportata all’ospedale in ambulanza.
Ma le ricerche successive non portano a nulla di buono.
Secondo la testimonianza di uno dei soccorritori, date le condizioni del palazzo sarà quasi impossibile trovare qualcun’altro.
Nel frattempo, i sopravvissuti dormono in macchina o si riparano dove possono.
Bekir ha trovato rifugio, con tutta la sua famiglia, in un locale che ha offerto ospitalità agli sfollati.