Un lavoro certosino da parte di agenti e analisti informatici ha permesso di scovare e segnalare 1'814 messaggi propagandistici diffusi via Internet da media affiliati allo Stato islamico e al-Qaida. All’operazione, durata due giorni e coordinata da Europol, hanno partecipato esperti antiterrorismo di Belgio, Francia, Olanda e Romania.
I contenuti passati al vaglio erano in nove lingue e ospitati da 35 diverse piattaforme. La rimozione definitiva, segnala martedì l’agenzia europea per la lotta alla criminalità, spetta tuttavia ai web provider.
Secondo l'ultimo rapporto pubblicato da Europol, i gruppi terroristici hanno intensificato i loro sforzi per diffondere la loro propaganda in rete, ma hanno anche "diversificato la strategia con attività su svariate piattaforme di social media e utilizzando numerosi account per radicalizzare, reclutare e dirigere l'azione terroristica".
Dopodomani (8 dicembre) la Commissione europea ha organizzato il secondo forum con i colossi di Internet per affrontare la situazione e chiedere maggiore collaborazione.
ATS/ludoC