Macron-Netanyahu agli antipodi

L’incontro tra il presidente francese Emmanuel Macron e il premier israeliano Benyamin Netanyahu svoltosi domenica a Parigi ha visto i due leader rimanere su posizioni distanti in merito alla decisione statunitense di riconoscere Gerusalemme come capitale dello Stato ebraico.

Macron ha ricordato all’ospite che la scelta del presidente Donald Trump “è contraria al diritto internazionale e pericolosa per la pace”. Netanyahu ha replicato ricordando che come “Parigi è la capitale di Francia, Gerusalemme è quella israeliana ed è così da tremila anni”.

Il dissenso transalpino per quanto sancito da Trump è rimarcato pure al di fuori dell’incontro Macron-Netanyahu con una nota dell’Ufficio presidenziale francese in cui si boccia la decisione USA e si evoca l’esigenza che Gerusalemme sia “capitale di due Stati, Israele e Palestina”. Antonio Guterres, segretario generale dell’ONU, in un’intervista alla CNN ha a sua volta ricordato che il cambiamento deciso da Washington può compromettere del tutto la pace tra palestinesi e israeliani.

La Giordania intanto ha visto il suo Parlamento votare, domenica, a favore della revisione del trattato di pace con Israele in seguito alla decisione degli Stati Uniti di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele. La cosa è stata considerata dai deputati giordani come una violazione dell'accordo di Wadi Arava con Tel Aviv, che a loro avviso andrà perciò ridiscusso.

Ancora violenze

La giornata di domenica intanto è stata ancora caratterizzata da proteste e manifestazioni ostili a Israele e gli Stati Uniti in vari Stati del mondo arabo e del resto in giornata a Gerusalemme un palestinese 24enne ha assalito una guardia israeliana, ferendola gravemente a coltellate. Il giovane è stato bloccato e arrestato dalle forze dell'ordine accorse sul posto.

ATS/AFP/EnCa

10.12.2017: Gerusalemme Capitale, il punto della situazione