Ha passato la soglia dei cento, e non sembra aver ancora raggiunto il proprio picco, l'epidemia di peste che sta colpendo il Madagascar. Lo ha riferito dirigente locale dell'organizzazione umanitaria “Action Against Hunger”, Olivier Le Guillou.
Il numero di morti da quando l'epidemia è scoppiata ad agosto è salito a 102, ha detto il dirigente dell'organizzazione, alzando così di oltre una decina di casi il bilancio aggiornato al 17 ottobre dato dall’ONU. La maggior parte dei quasi 1'300 malati hanno contratto la peste polmonare, più pericolosa e infettiva rispetto a quella bubbonica: è quasi sempre mortale se non curata e si trasmette per via aerea con colpi di tosse e starnuti.
Il numero più elevato di casi è stato registrato nella capitale, Antananarivo, e Le Guillou ha avvertito che “non abbiamo ancora raggiunto il picco”. La peste nella grande isola dell'Africa australe, è endemica ma l'epidemia di quest'anno preoccupa di più poiché, per la prima volta, ha colpito due grandi città sull'Oceano indiano come Antananarivo e Toamasina.
AFP/ATS/EnCa