Imponente manifestazione sabato pomeriggio a Barcellona. Circa 750 mila persone, secondo la polizia urbana, hanno partecipato alla grande marcia per chiedere la liberazione dei "detenuti politici". Il corteo si è snodato su un percorso di 3,3 chilometri, fra la Sagrada Familia e il mare, in un mare di bandiere stellate al grido di "Llibertat! Libertat!". In prima fila, a guidare la marcia c'erano i famigliari degli incarcerati.
Secondo la polizia, 350'000 persone avevano partecipato all'ultima manifestazione unionista (oltre 1 milione per gli organizzatori) e 700'000 all'ultima marcia indipendentista. "Essere trattato come un criminale, un trafficante di droga, un pedofilo o un serial killer: questo è un abuso": così si è espresso il presidente deposto della Catalogna Carles Puigdemont in un'intervista sulla tv Sky News da Bruxelles ripresa dalla stampa catalana. "Questa non è politica, è usare i tribunali per fare politica" ha aggiunto. Puigdemont ha detto ancora di "non essere un ribelle, "ho solo voluto applicare quello che il mio parlamento ha deciso".
Intanto domenica il premier spagnolo Mariano Rajoy sarà a Barcellona per dare il via alla campagna del Pp per le elezioni catalane del 21 dicembre, convocate dopo il commissariamento e la destituzione del Govern.
ATS/sdr