Marine Le Pen è stata incriminata per la vicenda degli assistenti al Parlamento europeo con l'accusa di appropriazione indebita in relazione alle indagini su un impiego retribuito con fondi pubblici provenienti da Bruxelles: la leader del Front National, partito di estrema destra francese, è stata convocata venerdì dal giudice Renaud Van Ruymbeke del tribunale di Parigi.
La 48enne ha rilasciato una dichiarazione e non ha risposto alle domande, ha indicato il suo avvocato Rodolphe Bosselut, aggiungendo che ci sarà un ricorso in appello già lunedì, contro una incriminazione da lui denunciata in "violazione del principio della separazione dei poteri".
I fondi erogati dall'Europarlamento (cinque milioni di euro tra il 2012 e il 2017) sarebbero stati usati per pagare i dipendenti del partito — che in realtà lavoravano in Francia — e non per attività connesse a Strasburgo. La leader del Front National finora si era sempre rifiutata di incontrare i giudici utilizzando a suo favore la protezione dell'immunità parlamentare europea.
ATS/px