Papa Francesco ha celebrato la messa di mezzanotte nella basilica di San Pietro con qualche ora di anticipo: a causa del coprifuoco in vigore in Italia, è stata anticipata alle 19.30. Nell’omelia, davanti a meno di 200 fedeli presenti nella Basilica di San Pietro, il Pontefice ha invitato i fedeli a non piangere sulla propria sorte, ma di pensare a chi sta soffrendo. Ha poi voluto mandare il suo messaggio a due Paesi in grandi difficoltà: Libano e Sud Sudan.
Anche a Betlemme la messa di mezzanotte è stata atipica quest’anno: nella basilica della Natività (da poco restaurata), poche persone hanno potuto assistere (su invito) alla celebrazione che, in tempi normali, attira migliaia di persone. “Tutti si sentono al buio, stanchi, esausti, oppressi dal peso di questa pandemia che ha preso in ostaggio le nostre vite”, ha detto il patriarca latino di Gerusalemme Pierbattista Piazzaballa, che ha celebrato in latino, tedesco, ebraico, arabo e inglese la messa, con la quale ha voluto “cercare un po’ di luce in un anno di tenebre”.
Un messaggio di speranza è giunto anche dal vescovo di Lugano Monsignor Valerio Lazzeri tramite un video pubblicato su YouTube: “Questa pandemia (…) ci sta affaticando e appesantendo, ma possiamo celebrare il Natale con quello che abbiano. Nessuna limitazione può impedirci di vivere questo Natale come il Natale di Gesù, come il Natale della nostra salvezza, come l’inizio di una storia nuova”.
Natale a Betlemme
Telegiornale 25.12.2020, 13:25