Alcune decine di persone hanno sfondato mercoledì una delle porte del palazzo presidenziale a Città del Messico. Stavano manifestando contro il rapimento e la scomparsa, nel 2014, di 43 studenti dell’istituto magistrale di Ayotzinapa.
Un filmato mostra i manifestanti che utilizzano un furgone per abbattere la porta, dopo di che si vedono alcuni di loro, mascherati, entrare nell’edificio.
Hanno “raggiunto l’ingresso, niente di più. Non sono entrati”, ha assicurato all’AFP il portavoce presidenziale Jesus Ramirez. I manifestanti sono stati respinti con gas lacrimogeni dai soldati a guardia dell’edificio.
I parenti dei 43 scomparsi, accompagnati dai loro avvocati, attivisti e studenti, manifestano regolarmente nel centro di Città del Messico, soprattutto quando si avvicina l’anniversario della tragedia. Secondo la versione ufficiale del precedente governo gli studenti sarebbero stati rapiti dalla polizia locale, in collusione con la criminalità, e consegnati al cartello dei Guerreros Unidos, che li avrebbe uccisi.
Reportage dal Messico
Telegiornale 20.01.2024, 12:30