È una vera e propria corsa contro il tempo quella che i soccorritori stanno affrontando per cercare sopravvissuti tra le macerie di una scuola a Città del Messico, dove almeno 21 bambini sono morti dopo che lo stabile è crollato in seguito al violento terremoto - il secondo in un mese - che ha colpito il paese. Una scossa di magnitudo 7.1 sulla scala Richter che martedì pomeriggio ha fatto vibrare la terra e provocato morti non solo nella capitale, ma anche negli Stati messicani di Morelos, Puebla, Guerrero e Oaxaca. Il bilancio provvisorio è di circa 250 morti: una cifra che secondo le autorità è destinata purtroppo ad aggravarsi.
Al lavoro tra le macerie
L'epicentro è stato individuato nella regione di
Puebla, a 10 km di profondità. Crolli sono stati registrati un po’ ovunque nelle zone colpite. Una corsa contro il tempo quella di professionisti e volontari scesi in campo alla ricerca di sopravvissuti: anche perché, spiegano gli esperti, dopo 72 ore da un sisma le probabilità di ritrovare qualcuno in vita sono praticamente nulle.
AFP/Reuters/ludoC