In Messico è esplosa la protesta dopo le ammissioni sulle responsabilità dell’assassinio dei 43 studenti di Iguala scomparsi dalla fine di settembre che sarebbero stati consegnati al gruppo narcos Guerreros Unidos da parte di poliziotti corrotti. Nello Stato di Guerrero, dove si trova la città teatro del massacro, centinaia di manifestanti hanno assaltato la sede del governo locale dando fuoco ad una decina di veicoli parcheggiati all’esterno.
Manifestazioni tra indignazione e commozione (EBU)
RSI Info 09.11.2014, 12:59
Nella capitale studenti hanno inoltre incendiato la porta del palazzo nel centro storico dove il presidente Enrique Pena Nieto organizza le cerimonie ufficiali. La polizia ha spento le fiamme e formato un cordone di sicurezza attorno al Palazzo Nazionale che ospita il Ministero delle finanze. Il gruppo di giovani si era allontanato dal corteo di protesta pacifico che si stava svolgendo poco distante.
I familiari delle vittime non credono alla versione ufficiale e pretendono le prove.
Diem/ATS/ANSA
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