Il metodo Stamina non ha "alcuna validità scientifica" e sono emersi "una serie di rischi" collegati "all'attività di estrazione e re-inoculazione delle cellule staminali poste in essere fuori dalle dovute precauzioni e al di fuori delle procedure richieste dalla legge".
Così la Cassazione nelle motivazioni con le quali ha respinto la richiesta di dissequestro dei materiali per le infusioni presso gli Spedali Civili di Brescia avanzata da Davide Vannoni, il "guru" del metodo Stamina, e dai familiari di alcuni malati che si erano sottoposti alle infusioni.
In circa il 25% dei pazienti, e di cui è stato possibile consultare le cartelle cliniche e le schede di monitoraggio, si sono presentati "eventi avversi, nel 14% dei casi anche gravi".
I supremi giudici hanno stabilito che lo stop a questa "cura" su input delle indagini della Procura di Torino si basa su considerazioni "puntuali e coerenti".
ANSA/M.Ang.