"L'informazione che circola da diversi giorni è errata, la nostra frontiera è aperta nel rispetto delle regole di Schengen e Chambéry", assicura il portavoce dell'ambasciata francese a Roma, ma sono parole che mascherano una situazione immutata fra Ventimiglia e Mentone. "La nostra linea non è cambiata", afferma infatti una fonte della prefettura delle Alpes Maritimes, le procedure di riammissione in Italia dei migranti irregolari fermati su territorio francese sono andate avanti anche oggi, venerdì: è come una partita di ping pong, con i profughi usati come palline.
Le autorità transalpine scovano clandestini e li conducono al confine, dove quelle italiane verificano i loro documenti e, non fanno parte di quelli effettivamente transitati dal loro territorio, li rimandano indietro. Nel corso della giornata, la situazione è stata vissuta da 90 persone, 55 delle quali respinte dall'Italia.
Il blocco dura da una settimana. Un centinaio di irriducibili resta intanto accampato sugli scogli a Ponte San Ludovico, un numero ancor più elevato in stazione a Ventimiglia o in altri locali.
pon/ATS/ANSA