Il presidente argentino Javier Milei ha annunciato giovedì notte l’emanazione di un decreto che deregolamenta in modo massiccio l’economia del Paese. Più di trecento normative, tra le quali quelle sugli affitti e sul diritto del lavoro saranno modificate o abrogate.
“L’obiettivo è iniziare il percorso di ricostruzione del Paese, restituire libertà e autonomia agli individui e iniziare a disarmare l’enorme quantità di norme che hanno frenato, ostacolato e impedito la crescita economica del nostro Paese”, ha dichiarato Milei in un discorso trasmesso da radio e televisione.
Tra le misure annunciate c’è l’abrogazione della legge sugli affitti “in modo che il mercato immobiliare possa ricominciare a funzionare senza problemi e che l’affitto non sia un’odissea”, ha spiegato il presidente, eletto a novembre e insediatosi il 10 dicembre. Saranno inoltre abrogate le leggi che impediscono la privatizzazione delle aziende pubbliche. Queste ultime saranno tutte trasformate in società per azioni in vista della loro privatizzazione, ha dichiarato Javier Milei.
Il capo dello Stato ha anche annunciato una “modernizzazione del diritto del lavoro per facilitare il processo di creazione di veri posti di lavoro”, la modifica del diritto societario in modo che le squadre di calcio possano essere trasformate in società per azioni e una lunga serie di altre misure di deregolamentazione nei settori del turismo, della sanità, di internet, del trasporto aereo, dei prodotti farmaceutici, della viticoltura e del commercio.
Per entrare in vigore, il decreto dovrà essere pubblicato sulla gazzetta ufficiale e poi esaminato entro dieci giorni da una commissione mista composta da deputati e senatori. Il decreto sarà invalidato solo se verrà respinto sia dal Senato, sia dalla Camera dei deputati, ha dichiarato all’AFP l’avvocato costituzionalista Emiliano Vitaliani.
A migliaia subito in piazza a protestare
Tuttavia, la decisione del nuovo capo dello Stato argentino ha fatto sì che migliaia di persone si siano riversate subito nelle strade della capitale argentina, Buenos Aires, per protestare contro il decreto per la deregulation annunciato pochi minuti prima da Milei.
La protesta, iniziata timidamente pochi minuti dopo l’annuncio, è sfociata con il passare dei minuti in una grande manifestazione spontanea che si è diretta da diversi punti della capitale verso la piazza del Congresso, dove verso la mezzanotte erano già radunate diverse migliaia di argentini.
“Milei spazzatura, sei la dittatura”, è il coro più ascoltato tra i manifestanti che portano con sé e battono le iconiche pentole come nei ‘cacerolazos’ della drammatica crisi del 2001.
Notiziario 5.00 del 21.12.2023
RSI Info 21.12.2023, 08:58
Contenuto audio
Proteste in Argentina contro il piano Milei
Telegiornale 21.12.2023, 12:30