L’ex capo militare dei serbi di Bosnia, Ratko Mladic, ha dichiarato di "non riconoscere" il Tribunale penale internazionale per l’ex Iugoslavia, definendolo "odioso". Lo ha dichiarato oggi, martedì, prima di prestare giuramento, controvoglia, nel processo dell'ex capo politico dei serbo-bosniaci, Radovan Karadzic.
Mladic si è poi rifiutato di testimonaire citando problemi di salute. Come ha sostenuto il suo avvocato, Mladic avrebbe "problemi di memoria" e non sarebbe in grado di "distinguere la realtà da ciò che è solamente immaginato".
Accusato di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra, Karadzic spera che Ratko Mladic, accusato degli stessi crimini in un processo separato, testimoni in suo favore.
Massacro di Srebrenica
Karadzic e Mladic, 68 e 71 anni, sono accusati di aver orchestrato la pulizia etnica della Bosnia che, tra il 1992 e il 1995, ha causato 100'000 morti e 2,2 milioni di profughi. A loro è attribuito il massacro di Srebrenica, nel quale 8’000 uomini e ragazzi musulmani sono stati uccisi.
ATS/FM