Montenegro, sparatoria in un locale. Almeno 12 morti

È salito a 12 morti, tra cui due bambini del proprietario del locale, di 10 e 13 anni, il bilancio della sparatoria avvenuta ieri, mercoledì, in un ristorante e poi a seguire in altri luoghi di Cetinje in Montenegro.

Il dato aggiornato è stato diffuso giovedì mattina dal pubblico ministero montenegrino. In tarda serata si era appreso che l’autore della strage si è suicidato, sparandosi alla testa quando era circondato dalla polizia.

Secondo le prime informazioni, si è trattato di una disputa finita male con un altro cliente, con il quale lo sparatore aveva trascorso diverse ore bevendo abbondanti quantità di alcol.

Il bilancio precedente era di 10 morti e quattro feriti gravi. La strage, avvenuta nel giorno di Capodanno, ha suscitato dolore e sdegno in tutto il Paese balcanico, dove sono stati annullati tutti gli eventi celebrativi e i festeggiamenti in programma per il primo giorno del nuovo anno.

I media locali riferiscono che il premier montenegrino Milojko Spajic si è recato a far visita alle persone ferite in un ospedale di Podgorica. “Siamo stati colpiti da una tragedia terribile. Nelle ricerche dell’omicida sono mobilitate tutte le pattuglie di polizia disponibili e anche reparti dell’Esercito”, ha detto il premier, che ha proclamato 3 giorni di lutto nazionale e ha annunciato l’inasprimento delle misure punitive per chi detiene armi illegalmente. Il programma di ricerca svizzera Small Arms Survey calcola che nel Paese balcanico, di 630’000 abitanti, circolino 245’000 armi da fuoco, spesso nelle mani di proprietari privi di regolare licenza.