Russia minaccia rappresaglie contro Kiev

La Russia ha promesso “rappresaglie” contro l’Ucraina sostenendo di aver intercettato “otto missili ATACMS” di fabbricazione statunitense e “72 droni”, nella regione di Belgorod. Nel comunicarlo, l’esercito russo non ha specificato se ci siano state vittime o danni materiali a seguito dell’attacco.

Non è la prima volta che il Cremlino minaccia ritorsioni in risposta all’impiego di armi fornite dall’Occidente. Nelle ultime settimane, il presidente russo Vladimir Putin ha più volte affermato che il centro di Kiev potrebbe diventare un bersaglio, ma finora non ha dato seguito alle recenti minacce.

A novembre, l’amministrazione americana dell’uscente presidente Joe Biden ha dato il via libera all’uso dei missili ATACMS da parte di Kiev, dopo mesi di esitazione. La decisione è stata presa in risposta alla presenza di migliaia di soldati nordcoreani schierati a sostegno delle truppe russe.

D’allora, Kiev utilizza gli armamenti a lungo raggio forniti dagli USA e dal Regno Unito. In un’occasione, Mosca aveva reagito al loro utilizzo da parte dell’Ucraina lanciando contro la città di Dnipr lo sperimentale Orechnik, un missile ipersonico in grado di viaggiare a 3,6 chilometri al secondo.

Intanto, sul fronte ucraino, almeno dieci persone sono rimaste ferite a Gorlivka, una città occupata da Mosca nell’Ucraina orientale, a causa di un attacco russo, secondo quanto riferito dal sindaco Ivan Prikhodko.

Più a nord, l’esercito russo ha annunciato la cattura della cittadina di Nadiïa, nella regione di Lugansk, annessa dalla Russia nel 2022 e ora quasi interamente controllata dalle sue forze.

Nel sud dell’Ucraina, infine, un attacco con droni russi ha ferito quattro persone, secondo Roman Mrotchko, capo dell’amministrazione militare della città di Kherson.