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Ucraina: verso una nuova guerra del gas

Forte rialzo sul mercato di Amsterdam, dopo le parole di Putin sull’ “ormai inevitabile” fine del transito di gas russo dall’ Ucraina - Slovacchia preoccupata, pronta ad accogliere negoziati - USA preparano nuovo pacchetto di aiuti

  • Ieri, 22:30
  • Oggi, 00:57
Siberia Russia gas estrazione

Un impianto di estrazione di Gazprom in Siberia

  • Keystone
Di: AP/AFP/RSI Info 

C’è stato un forte rialzo dei prezzi del gas oggi (venerdì 27 dicembre) sul mercato di Amsterdam, punto di riferimento per tutta l’Europa, dopo le parole di Vladimir Putin secondo cui è ormai troppo tardi per prorogare il contratto che, nonostante la guerra, ha consentito di continuare il transito di gas russo attraverso l’Ucraina verso le destinazioni occidentali.

Quel contratto scade il 31 dicembre e l’Ucraina ha confermato che dal 1 gennaio non intende più autorizzare tale transito. La Russia afferma di poter continuare a consegnare il gas attraverso la Polonia, ma la decisione spetta all’occidente. Dalla Slovacchia, uno dei paesi UE che dipendono maggiormente dal gas russo, il premier Robert Fico minaccia ritorsioni se Kiev chiuderà i rubinetti: secondo Bratislava l’uso di itinerari alternativi porterebbe a un aumento dei costi e farebbe perdere al Paese, che a sua volta riesporta il gas verso ovest, 500 milioni di euro in pedaggi di transito.

Da quanto è tornato al potere, Fico, che pochi giorni fa ha incontrato a Mosca Vladimir Putin, ha interrotto il sostegno del suo paese (che pure è membro della NATO) a Kiev ed è uno dei leader europei che si oppongono ai pacchetti di aiuti UE al governo Zelensky. La Slovacchia ha anche confermato di essere disponibile ad accogliere discussioni di pace sull’Ucraina, come anticipato ieri da Putin che si è detto disponibile ad accettare la mediazione di Bratislava perché “ha una posizione neutrale sul conflitto”.

I flussi di gas a rischio rappresentano solo il 5% del totale del fabbisogno europeo, ma la loro interruzione costringerebbe il continente ad aumentare le importazioni dalla Norvegia e - in forma liquida - dagli Stati Uniti, il che esporrebbe alle incognite della imminente presidenza Trump. Intanto gli USA hanno consegnato all’Ucraina la loro prima fornitura di gas: 100 milioni di metri cubi giunti come GNL (gas naturale liquefatto) ad un terminale greco e qui ri-gasificati e pompati verso il territorio ucraino.

Washington, per bocca del portavoce del consiglio di sicurezza nazionale John Kirby, ha anche annunciato un nuovo pacchetto di aiuti di sicurezza per Kiev, prima della fine dell’attuale presidenza Biden. Per gli USA le presunte aperture di Putin a delle discussioni sono “parole vuote”.

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Telegiornale 27.12.2024, 20:00

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