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NATO: "Ora più armi all'Ucraina"

Il segretario generale Stoltenberg ha spiegato che l'Alleanza atlantica ha intensificato le consegne di armi a Kiev, mentre Mosca chiede la resa degli ucraini a Severodonetsk

  • 15 giugno 2022, 09:30
  • 20 novembre, 15:42
01:26

RG 07.00 del 15.06.2022 - La corrispondenza di Stefano Grazioli

RSI Info 15.06.2022, 09:19

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Di: AFP/EnCa 

La NATO sembra propensa a impegnarsi maggiormente a sostegno dell’Ucraina, ora in affanno contro gli invasori russi nelle battaglie in corso nel Donbass, a est del Paese. Tale orientamento giunge dopo settimane di richieste da parte di Kiev di armamenti più pesanti per controbattere lo strapotere russo in quest'ambito, che il comandante in capo dell'esercito ucraino Valery Zaluzhny lunedì valutava secondo un rapporto di 10 a 1.

Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg appoggia le richieste di Kiev

Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg appoggia le richieste di Kiev

  • Keystone

"Sì, Kiev dovrebbe avere armi più pesanti", ha assicurato martedì sera il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg alla vigilia di un incontro a Bruxelles del Gruppo di contatto NATO sull’Ucraina insieme al segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin. La NATO ha iniziato a "intensificare" le consegne di armi a Kiev, ha aggiunto il dirigente dell’Alleanza atlantica, osservando che gli ucraini sono "assolutamente dipendenti da tali forniture per affrontare la brutale aggressione della Russia".

Alla vigilia dell'incontro il primo ministro olandese Mark Rutte e il suo omologo danese Mette Frederiksen hanno ricevuto Stoltenberg e diversi leader europei, tra cui il capo del Governo polacco Mateusz Morawiecki. "Non abbiamo fatto abbastanza per difendere l'Ucraina, per sostenere il popolo ucraino, la sua libertà e la sua sovranità", ha detto Morawiecki. "Ecco perché vi esorto a fare molto di più per consegnare armi e artiglieria pesante all'Ucraina. Kiev ne ha bisogno per difendere il Paese", ha detto il politico polacco, rilevando che gli Stati occidentali rovinerebbero la loro "credibilità" nel caso di una sconfitta dell'Ucraina.

Il Gruppo di contatto per l'Ucraina si riunirà mercoledì a Bruxelles per discutere una possibile accelerazione di queste consegne di armi, riunione che è prevista a margine di un incontro interministeriale delle nazioni NATO.

Mosca invita gli ucraini ad arrendersi a Severodonetsk

Intanto la Russia ha invitato gli ucraini a porre fine alla loro "resistenza assurda" a Severodonetsk e ha proposto mercoledì un corridoio umanitario per evacuare i civili, senza risposta da parte di Kiev, che ha esortato al contrario a "tenere duro". Le autorità di Mosca hanno invitato gli ucraini ad alzare bandiera bianca per segnalare che accettano questa proposta e porre fine alla "resistenza assurda".

Ma lungi dall'accettare, martedì sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esortato i suoi connazionali a "tenere duro" nel Donbass, regione ai suoi occhi "vitale" e su cui è proseguita la guerra lanciata da Mosca il 24 febbraio contro il suo Paese. “È fondamentale restare nel Donbass”, ha dichiarato il capo dello Stato nel suo quotidiano discorso alla nazione, “la difesa della regione è fondamentale per dare un'indicazione di chi dominerà nelle settimane a venire”. Mercoledì mattina intanto i soldati ucraini hanno respinto attacchi russi proprio a Severodonetsk.

Severonetsk e Lysychansk, due città gemelle di circa 100’000 abitanti, sono in gioco da diversi giorni in una feroce battaglia. La caduta di queste due città consentirebbe alle forze russe di puntare su Sloviansk, nella regione di Donetsk, circa 70 km più a ovest. E, oltre a ciò, darebbe modo a Mosca di prendere il controllo di tutto il Donbass, regione mineraria prevalentemente russofona, in parte detenuta dai separatisti filorussi dal 2014.

Tuttavia, i funzionari ucraini negano qualsiasi accerchiamento delle loro forze in questa fase. "La città non è isolata, ci sono vie di comunicazione anche se abbastanza complicate", ha detto un dirigente locale. Per frenare l'avanzata russa, Kiev continua a chiedere armi all'Occidente. Ma per ora "abbiamo ricevuto solo il 10% circa" delle armi di cui l'Ucraina "ha bisogno" e senza le quali "non saremo in grado di vincere questa guerra", ha rimarcato la viceministra della Difesa Anna Maliar.

Sempre martedì l'esercito ucraino ha comunicato la creazione di una "legione Freedom" proveniente dalla Russia, formata da liberi cittadini che si oppongono all'invasione voluta dal Cremlino. Ai vertici figurerebbe l'ex vicepresidente di Gazprombank, Igor Volobuyev.

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