La giustizia spagnola ha assolto oggi, mercoledì, comandante e capomacchina della Prestige, naufragata al largo della Galizia il 19 novembre del 2002, causando la più grave catastrofe ambientale della storia del paese. I principali imputati rischiavano dai 5 ai 12 anni di prigione. La sentenza riconosce come responsabile dei danni civili la
compagnia assicuratrice della Prestige.
A 11 anni dal naufragio, e dopo nove mesi di processo, il Tribunale supremo della Galizia ha quindi ammesso l’impossibilità di stabilire con certezza le cause della tragedia.
Dalle cisterne della nave, che batteva bandiera delle Bahamas, fuoriuscirono tonnellate di greggio, contaminando coste di grande importanza ecologica e danneggiando notevolmente l'industria della pesca locale. A causa del disastro, le petroliere monoscafo furono bandite da tutti i mari che bagnano l'Unione Europea.
Alcune cifre
Il 13 novembre del 2002 la petroliera Prestige, salpata da San Pietroburgo e diretta a Gibilterra, si rovesciò al largo delle coste galiziane e, dopo essere rimasta per sei giorni in balia delle onde, fu allontanata al largo, dove naufragò. Finirono in mare 63'000 tonnellate di petrolio e 170'000 tonnellate di residui tossici, che inondarono le coste della regione nel nordovest della Spagna, della costa del Cantabrico, fino al sud della Francia.
AFP/dg/bin
Gallery video - Naufragio della Prestige: tutti assolti
Gallery audio - Naufragio della Prestige: tutti assolti
Contenuto audio
RG 12.30, la corrispondenza di Alessandro Oppes
RSI Info 13.11.2013, 14:05