"I Mancuso sono una famiglia molto importante nella costellazione della 'Ndrangheta, con moltissimi addentellati internazionali, anche in Svizzera". Lo afferma Antonio Talia, giornalista ed esperto di mafia, riferendosi alle piste elvetiche dell'operazione "Rinascita Scott" che hanno portato a uno dei più importanti processi contro la ’Ndrangheta che ha preso il via mercoledì nell'aula bunker costruita appositamente a Lamezia Terme in Calabria.
Sono oltre 300 gli imputati alla sbarra, tutti esponenti dei potenti clan di Vibo Valentia, e 600 gli avvocati impegnati nel collegio di difesa. Fra gli indagati c’è anche chi aveva un garage a Grancia. I capi di imputazione sono circa 400, tra i quali associazione mafiosa, estorsione, detenzione di armi, narcotraffico, rapina, usura, danneggiamenti e tentati omicidi. Al centro del dibattito ci sono anche i legami con ambienti politici e la massoneria deviata.
La maggior parte degli imputati è stata arrestata durante delle operazioni di polizia nel dicembre 2019 in Italia, Germania, Bulgaria e Svizzera. Nello stesso periodo vengono fermate quattro persone al confine tra Svizzera e Italia e uno di questi aveva con sé un assegno da 100 milioni euro proveniente da una filiale di una banca elvetica.
Maxi-processo contro la 'Ndrangheta
Telegiornale 13.01.2021, 21:00