Omicidio commesso per motivi di denaro, connesso con la rapina, l'estorsione o il banditismo: questa è l'accusa annunciata oggi in tribunale in relazione alla convalida degli arresti dei cinque sospetti per la morte a Mosca di Boris Nemtsov. Il codice prevede pene fino all'ergastolo.
Domenica sono stati incriminati due dei cinque ceceni fermati dalla polizia russa. Uno di questi avrebbe confessato il suo coinvolgimento nel delitto. Con loro, sono state ascoltate presso la corte russa altre tre persone fermate e ritenute colpevoli di essere coinvolte nell'assassinio, anche se loro negano ogni addebito.
Le indagini puntano anche sulla vendetta di aderenti al fondamentalismo islamico per le posizioni assunte da Nemtsov sulla vicenda delle vignette di Charlie Hebdo. Un ultimo sospetto, infine si è fatto saltare in aria sabato a Grozny, secondo quanto riferisce Radio Free Europe citando fonti della polizia cecena.
ATS/sdr