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Nessuna giustizia per Nemtsov

Intervista all'oppositore russo Ilya Yashin, che vuole i mandanti dell'assassinio dell'amico davanti alla giustizia

  • 30 giugno 2017, 10:03
  • 23 novembre, 05:10
L'oppositore politico russo Ilya Yashin

L'oppositore politico russo Ilya Yashin

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Ha aspettato tutto il giorno che la giuria della corte delle assise di Mosca emettesse finalmente il verdetto contro i 5 ceceni accusati di avere ucciso Boris Nemtsov nel febbraio 2015. Tutti colpevoli, questa la sentenza. Un sospiro di sollievo? Non proprio per Ilya Yashin, giovane attivista moscovita, amico e collega di Boris Nemtsov, intervistato da Anna Valenti. Yashin non ha solo militato nello stesso partito del leader dell’opposizione liberale, ma è stato cofondatore, insieme al campione degli scacchi Kasparov, del movimento russo d’opposizione movimento Solidarity. Per lui non si può ancora parlare di giustizia fatta.

Boris Nemtsov è stato assassinato nel 2015 nei pressi del Cremlino

Boris Nemtsov è stato assassinato nel 2015 nei pressi del Cremlino

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Posso dire che si tratti di un passo nella giusta direzione. Ma non posso dire che io sia soddisfatto perché sono solo gli esecutori materiali. Penso che queste 5 persone che andranno in prigione per molto tempo sia una banda di assassini, che effettivamente siano loro i killer di Boris Nemtsov. Ma non abbiamo ancora i mandanti. Tuttavia, non credo che gli inquirenti e l'intelligence russa faranno alcunché per trovarli. Sono convinto che questo gruppo di killer sia legato a persone molto vicine alle autorità politiche russe, per questo l'inchiesta si è fermata.

A chi si riferisce, chi ha ordinato secondo lei questo omicidio politico?

Sa, io vedo chiaro il lagame tra questi 5 assassini e Grosny, ossia Ramzan Kadirov, leader della Cecenia. I 5 killer hanno fatto parte delle sue guardie personali, hanno combattuto nel cosiddetto battaglione Nord. Dunque se gli inquirenti vogliono davvero arrivare al mandante devono andare a Grosny, interrogare la cerchia vicina a Kadirov e lui in persona. Dopodiché interpellare il livello superiore, il generale Zolotov e così arrivare direttamente al presidente Putin.

Una maniera per dirci che secondo lei dietro l'omicidio Nemtsov c'è la mano di Putin?

Non lo so. Questa è una domanda a cui vorremmo avere una risposta. Di sicuro so che questa banda di killer sia connessa con Kadirov, ma non sono sicuro che lui sia l’ultima maglia di questa catena.

Secondo lei resteranno davvero in prigione per lungo tempo?

Ho capito chiaramente che le persone che hanno ucciso Nemtsov saranno liberate mentre Putin è ancora in carica. Se vogliamo davvero che restino in prigione per molto tempo dobbiamo cambiare il Governo russo e il regime che vige in Russia per prima cosa.

Anna Valenti

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