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Netanyahu infiamma il Medio Oriente

Turchia e Giordania criticano il premier israeliano, che vuole annettere la Valle del Giordano. Lancio di razzi da Gaza e rappresaglia di Tel Aviv

  • 11 settembre 2019, 12:17
  • 22 novembre, 21:12
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RG 07.00 dell'11.09.2019: da Gerusalemme, Michele Giorgio

RSI Info 11.09.2019, 12:10

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Di: ATS/M. Ang. 

Non si placano le polemiche scatenate dalle dichiarazioni del premier israeliano Benyamin Netanyahu che ha promesso, qualora fosse rieletto, di estendere la sovranità di Israele sugli insediamenti ebraici in Cisgiordania. Le dichiarazioni di Netanyahu, a sette giorni dalle elezioni in Israele, hanno scatenato le proteste dei palestinesi e quelle di Turchia e Giordania.

Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha detto che "la promessa di Netanyahu, che invia messaggi elettorali illegali ed aggressivi, è quella di uno Stato razzista con l'apartheid". Per Ayman Safadi, ministro degli Esteri giordano, la mossa "spingerebbe l'intera regione verso la violenza".

Martedì, in un secondo discorso alla nazione dopo quello di lunedì sul nucleare degli ayatollah iraniani, Netanyahu ha buttato sul piatto della bilancia delle prossime elezioni l'impegno dell'annessione della Valle del Giordano e della sponda nord del Mar Morto, la presentazione del Piano di pace di Trump e, in coordinamento con gli Stati Uniti, l'estensione della sovranità di Israele sugli insediamenti ebraici in Cisgiordania.

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Netanyahu, nella sua richiesta di un "mandato chiaro" da parte degli elettori israeliani, ha precisato che il il primo passo è l'annessione della Valle del Giordano e della sponda nord del Mar Morto: "Questo deve essere - ha spiegato - il confine orientale di Israele". Assieme alla Alture del Golan - la cui sovranità israeliana è stata riconosciuta da Trump ma non dalla comunità internazionale - quella parte sarà dunque "la nostra cintura di sicurezza". "Un muro difensivo orientale garantisce che mai più torneremo a essere uno Stato con una profondità di pochi chilometri", ha aggiunto, riferendosi alla situazione precedente alla Guerra del 1967.

Razzi da Gaza, rappresaglia israeliana

Intanto, si registrano nuovi lanci di razzi da Gaza, seguiti da una rappresaglia dell'aviazione israeliana che, nella notte tra martedì e mercoledì ha colpito "15 obiettivi della organizzazione terroristica Hamas", fra cui un "tunnel offensivo". L'attacco ad Ashdod - neutralizzato da una batteria Iron Dome - è avvenuto mentre Netanyahu teneva un comizio. Il premier è stato sospinto verso un rifugio ed il pubblico è corso ai ripari. Subito dopo diversi siti palestinesi hanno pubblicato con evidenza e frasi di compiacimento le immagini del premier israeliano riprese quando ha dovuto interrompere il comizio. "L'uomo più potente del Medio Oriente costretto a fuggire", afferma uno dei siti islamici che elogia le milizie di Gaza. In genere le visite di Netanyahu vicino ai confini di Israele sono protette dalla censura e sono rese pubbliche solo al loro termine. Ma ieri il comizio di Netanyahu ad Ashdod è stato trasmesso in diretta dalla pagina Facebook del Likud. Non è dunque escluso - afferma la stampa israeliana - che quel comizio sia stato notato anche a Gaza mentre si stava svolgendo.

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