L’attentatore di Nizza sembra aver premeditato il suo atto, “molti mesi prima di passare all’azione”. A dichiararlo oggi, giovedì, è François Molins, incaricato dell’inchiesta.
Il procuratore di Parigi ha inoltre affermato che Mohamed Bouhlel - l’uomo che una settimana fa alla guida di un camion ha travolto la folla radunatasi sul lungomare per i fuochi d’artificio, provocando 84 morti – aveva dei complici ed “ha goduto del sostegno” di altre persone. Molins, a capo dei magistrati che si occupano di terrorismo, ha pure aggiunto che ci sono oltre 400 persone che stanno portando avanti l’inchiesta.
Due franco-tunisini, un tunisino, un albanese e un franco-albanese sono nel frattempo stati posti sotto custodia cautelare in carcere nel quadro delle indagini sulla strage del 14 luglio: “Non sono nomi noti ai servizi d’informazione”, spiega la procura, ma persone che hanno avuto contatti assidui con Bouhel prima dell’attentato.
ATS/AFP/ludoC
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