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Nizza, simboli e quotidianità

Camminando sulla Promenade des Anglais, ora senza più barriere - Panchine bianche e panchine blu

  • 16.07.2016, 21:02
  • 07.06.2023, 21:39
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Nizza, simboli e quotidianità di Alessandra Spataro

RSI Info 16.07.2016, 18:29

Panchine bianche e panchine blu che guardano il mare cristallino. Anche loro, insieme a candele, fiori e pupazzi, sono diventate un simbolo dell'attacco a Nizza. Le prime erano già lì prima del 14 luglio, le seconde sono state installate sabato mattina. Hanno rimpiazzato quelle falciate dalla furia del camion che, oltre ad avere provocato più di 80 morti, ha seminato distruzione. 'È un modo per ristabilire la normalità', ci spiega una signora italiana che da anni vive qui (guarda il video).

Ancora una volta camminiamo sulla Promenade des Anglais, ma solo oggi la possiamo percorrere dall'inizio alla fine senza barriere che la interrompono. Vediamo addetti della città che tolgono le prime transenne, automobili, corridori, ciclisti, persone che passeggiano e altre che scendono alla spiaggia.

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Le transenne

\u00a9RSI/Alessandra Spataro 16.07.2016, 20:55

Dall'altra parte della strada, nella sede del Centre Universitaire Mediterraneen al numero 65 è stato allestita una cellula di crisi di aiuto medico e psicologico. Nessuno vuole parlare con i giornalisti. Chi varca la porta dello stabile è alla ricerca di una persona che non è mai più tornata a casa.

Dove siete?

Dove siete?

  • ©RSI/Alessandra Spataro

Continuiamo a passeggiare in direzione dell'aeroporto di Nizza, dove ogni due minuti atterra un aereo. Siamo tornati sul lungo mare e mentre assorti guardiamo questo inesorabile ritorno alla quotidianità, una donna ci chiama: 'Mademoiselle, attention!', grida. Per terra un' enorme chiazza si è impregnata nell'asfalto. È il sangue di chi giovedì sera si trovava qui a guardare i fuochi d'artificio. In pochi la vedono e vedono le molte altre disseminate un po' ovunque. Ci camminano sopra, anche a piedi scalzi. L'immagine, sotto un certo punto di vista, è fastidiosa. Ma nessuno può rimproverarli, in fondo è un modo anche questo per guardare avanti.

Alessandra Spataro

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