Quanto successo alla Ever Given, finita di traverso nel Canale di Suez bloccando la navigazione da martedì, "può accadere in condizioni climatiche difficili", secondo Luca Sisto, direttore generale della Confederazione italiana degli armatori. "Il problema" - afferma - "è rimetterla in esercizio e non è questione di ore come per un incidente stradale". Sisto non condivide le previsioni più ottimistiche sui tempi necessari per disincagliare il colosso di 400 metri e oltre 200'000 tonnellate: "Non sarà un'operazione facilissima, non ci vorrà un giorno o due", spiega.
Luca Sisto, direttore generale della Confederazione italiana degli armatori Confitarma
Le conseguenze sul settore sono importanti, in questo periodo "la logistica aveva già problemi a fare arrivare le merci nei magazzini nei tempi consueti e questo episodio potrebbe rallentare ancora la filiera". Un blocco che durasse molti giorni rappresenterebbe un grande problema quindi "per tutto ciò che noi viviamo quotidianamente". Oltre ai tempi di attesa che si ripercuoteranno fino ai consumatori, anche un costo importante e i problemi a livello assicurativo.
Ciononostante, è improbabile che gli armatori optino tanto presto per la rotta alternativa che circumnaviga l'Africa: "Ci vogliono dai 10 ai 15 giorni di navigazione in più", spiega Sisto, e con l'aumento dei prezzi del barile il costo del carburante "è tornato ad essere quello più importante per un armatore". Quindi "meglio aspettare qualche giorno e riprendere Suez".
Incagliata nei pressi di Suez