L'odio e la violenza nel nome di Dio sono una grave profanazione. Così il Papa nell'incontro interreligioso sulla "Fratellanza umana" in corso ad Abu Dhabi. Nel primo viaggio di un pontefice nella Penisola Araba, terra di nascita dell'Islam, Francesco ha insistito sulla "libertà religiosa, che non si limita a quella di culto" e sull'importanza di accordare i medesimi diritti di cittadinanza a persone di diverso credo "in tutto il Medio Oriente", dove le minoranze cristiane si sentono spesso discriminate. In questo senso gli Emirati sono un esempio positivo nella regione
L'abbraccio con l'imam di al Azhar
Bergoglio è stato anche ricevuto dai dirigenti del paese, fra i quali il principe locale Mohamed bin Zayed al Nahyan, nel lussuoso palazzo presidenziale, raggiunto su un'auto scortata da 12 guardie mentre gli apparecchi dell'aviazione militare lasciavano nel cielo scie dei colori del Vaticano. Ha parlato nuovamente della guerra nello Yemen, che come gli altri conflitti "non porta altro che miseria e morte". È un tema delicato negli Emirati, impegnati al fianco dell'Arabia Saudita nella coalizione che combatte la ribellione nel paese vicino.
Prima di ritornare a casa, il Papa celebrerà martedì una messa per 135'000 fedeli, il più grande raduno nella storia del paese.