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"Non siamo un hotel per terroristi"

La Turchia rimanderà nei loro paesi di provenienza i prigionieri stranieri dell'IS catturati, specialmente in Europa

  • 2 novembre 2019, 16:12
  • 22 novembre, 20:47
00:28

Notiziario 14.00 del 02.11.19

RSI Info 02.11.2019, 16:00

  • archivio keystone
Di: AFP/ATS/Nad 

La Turchia "non è l'albergo di nessun terrorista dell'IS", i prigionieri stranieri catturati "verranno rimandati indietro nei paesi di provenienza”, specialmente in Europa, ha affermato sabato il ministro degli interni turco Süleyman Soylu.

Il ministro ha accusato diversi paesi europei, come i Paesi Bassi e la Gran Bretagna, di privare alcuni dei loro cittadini della nazionalità così da impedire ad Ankara di espellerli. "Non è solo inaccettabile, è irresponsabile", ha detto Soylu, criticando la politica migratoria dell'UE, che così dimostra di avere "zero umanità".

Il ministro degli interni turco Süleyman Soylu

Il ministro degli interni turco Süleyman Soylu

  • Reuters

Ankara fa regolarmente appello ai paesi europei affinché riprendano i loro cittadini che hanno aderito all'IS in Siria, ma questi ultimi sono riluttanti a riprenderli, soprattutto per motivi di sicurezza.

Dentro le carceri curde coi prigionieri dell'IS

In Siria le forze curde controllano invece circa 15'000 ex combattenti dello Stato islamico. Dopo l'offensiva militare di Ankara nel nordest del paese questi miliziani sono stati concentrati in poche strutture, dove vivono in condizioni igienico sanitarie precarie. I curdi sostengono che se la Turchia occuperà il nordest della Siria, molti di questi combattenti jihadisti potrebbero evadere e diversi di loro raggiungere l'Europa. I colleghi della RTS sono riusciti a entrare in una di queste carceri.

02:30

Siria, prigionia e fuga degli estremisti

Telegiornale 01.11.2019, 13:30

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