Il Senato statunitense ha approvato, in via bipartisan, la misura che evita lo shutdown del Governo (il blocco dei servizi dell’amministrazione federale). Il provvedimento passa ora alla Camera, dove il via libera appare scontato.
La misura che evita lo shutdown è stata approvata con 65 voti a favore e 35 contrari. Il provvedimento, che finanzia il Ggoverno fino agli inizi di dicembre, deve essere ora approvato dalla Camera in modo che arrivi sulla scrivania del presidente statunitense Joe Biden entro la mezzanotte (ora locale), termine ultimo per evitare lo shutdown.
Salvo clamorose sorprese dell'ultima ora gli Stati Uniti si avviano così a evitare lo shutdown, ma per Biden e la sua agenda economica la strada è ancora tutta in salita, fra l'impasse sul tetto del debito e le divisioni nel Partito democratico, che rischiano di infliggere un pesante schiaffo alla Casa Bianca.
Al termine di serrate trattative, democratici e repubblicani hanno raggiunto un accordo in Senato per finanziare il Governo fino agli inizi di dicembre e stanziare fondi per i rifugiati afghani. Il provvedimento passa ora alla Camera, per terminare poi la sua corsa sulla scrivania del presidente americano, per la firma altrettanto scontata che eviterà lo shutdown. L'amministrazione Biden tira così un sospiro di sollievo di fronte al superamento del primo ostacolo, consapevole però che la strada che ha davanti è ben più complicata e dipende in gran parte dal suo stesso partito.
Alla Camera la tensione è alle stelle e neanche la capace ed esperta speaker Nancy Pelosi sembra in grado di poter gestire i democratici ribelli che minacciano di bocciare il piano delle infrastrutture da 1'000 miliardi di dollari se il Congresso non agirà rapidamente sul provvedimento da 3'500 miliardi che include investimenti contro il cambiamento climatico, nell'istruzione e nella sanità.
Oltre a scontrarsi con l'opposizione repubblicana, la maxi manovra incontra la contrarietà di almeno due democratici moderati in Senato - Kyrsten Sinema e Joe Manchin, convinti che la spesa sia eccessiva -, senza i quali la misura non ha alcuna chance di essere approvata.
Biden da dietro le quinte cerca di calmare gli animi e di trovare un accordo, finora senza successo. E così l'atteso voto alla Camera sul piano delle infrastrutture rischia di naufragare. Pelosi scommette che sarà approvato anche senza il sostegno dei progressisti alla Camera e ha messo in programma il voto. Ma i numeri sono in bilico e non è detto che la scommessa della speaker si riveli vincente. Una bocciatura per mano democratica metterebbe a rischio l'intera agenda economica del presidente, sulla quale grava anche lo spettro del tetto del debito.
Notiziario delle 6.00 del 30.09.21: la corrispondenza di Andrea Vosti
RSI Info 30.09.2021, 09:07
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