La Commissione ambiente del Parlamento di Bruxelles ha dato il via libera alla normativa che prevede la possibilità, per i 28 Stati membri, di limitare o bandire la coltivazione di Organismi geneticamente modificati sul proprio territorio, anche se autorizzata a livello europeo.
La novità rispetto al testo iniziale è l'inserimento del criterio ambientale, nell'elenco delle motivazioni alle quali possono ricorrere gli Stati membri per imporre il divieto.
Tra i primi ad esprimere la propria soddisfazione, Greenpeace, che ha sottolineato i fattori positivi nel rendere difficile, per l'industria biotech, contrastare i bandi nazionali nei tribunali. Il testo precedente, per l'organizzazione ambientalista, era troppo fortemente influenzato dalla linea pro OGM del governo britannico.
ANSA/NC