Il parlamento greco ha votato giovedì sera delle nuove misure di austerità decise dal governo di Alexis Tsipras, volute dai creditori internazionali e necessarie per accedere ai finanziamenti della Banca centrale europea e del Fondo monetario internazionale.
Le riforme dovranno iniziare gradualmente a partire dal 2019 e faranno risparmiare 4,9 miliardi di euro. Tra le misure è previsto un taglio alle pensioni fino al 18% a partire dal 2019 e una riduzione di un terzo del reddito non imponibile a partire dal 2020.
Il voto (153 sì contro 128 no) è stato anche un test per la coalizione del primo ministro Alexis Tsipras, che può contare unicamente su una maggioranza risicata. La decisione arriva in un momento delicato, con i sindacati del settore pubblico e privato che sono in piazza da due giorni per protestare contro delle misure che secondo loro “renderanno la vita dei greci ancora più difficile”.
ATS/AFP/dielle
Dal TG12.30: