Quattordici imbarcazioni in 12 ore. Sull’isola di Lampedusa, in Sicilia, sono ripresi a pieno ritmo gli arrivi di migranti e il centro di prima accoglienza dell'isola italiana – che conta ora 1'215 ospiti – è sempre più al a collasso. All'alba di ieri, sabato, la struttura di accoglienza ospitava appena 137 persone.
Sabato sera sono stati trasferiti, con traghetto di linea per Porto Empedocle, 57 migranti, tra minori non accompagnati e donne incinte che sono stati già smistati nei centri quarantena della provincia di Agrigento. Oggi (domenica) in mattinata, su disposizione della Prefettura, partiranno col traghetto Sansovino altre 110 persone che poi verranno trasferite a Crotone.
Prima degli ultimi due sbarchi avvenuti nella notte, sabato la nave Geo Barents di Medici senza Frontiere aveva soccorso oltre 400 migranti davanti alle coste libiche; mentre altri 500 circa sono approdati a Lampedusa in 12 sbarchi consecutivi, al ritmo di uno all'ora.
Con l'arrivo dell'estate e il miglioramento delle condizioni meteo riprendono le traversate di migranti dal Nord Africa verso le coste siciliane. Tra di loro molte donne, ma soprattutto tantissimi bambini, la maggior parte dei quali senza genitori. Solo a bordo della nave di Msf appena giunta nel Mediterraneo, che nel giro di tre giorni ha già compiuto sette interventi di soccorso, i minori erano 99, quasi tutti non accompagnati.
Proprio la presenza massiccia dei bambini, che i genitori affidano ad altri compagni di sventura nella speranza che almeno i loro figli riusciranno a sfuggire alle persecuzioni e alla miseria, costituisce l'aspetto più drammatico di questa emergenza infinita che ormai è diventata "ordinaria".