E' salito a 49 morti in Albania il bilancio del terremoto di magnitudo 6,2 che ha colpito tre giorni fa la costa settentrionale del paese, vicino Durazzo. Tra le vittime estratte nelle ultime ore dai soccorritori vi sono una madre con i suoi tre figli. La terra, intanto, continua a tremare: nella notte tra giovedì e venerdì è stata registrata nuova scossa di magnitudo 4,8, avvertita fino a Tirana. Stando agli esperti in questi giorni sono stati circa 830 i movimenti tellurici registrati nella regione.
A destare sconcerto è la constatazione che il numero maggiore di vittime è avvenuto a causa del cedimento di costruzioni realizzate negli ultimi anni, sovente su impulsi speculativi, tra Durazzo e Tirana. "Il colpo d’occhio mostra subito gli squarci di una contraddizione: palazzi che sono stati lì gomito a gomito, uno che collassa e quelli ai suoi fianchi integri": ha rilevato Lorenzo Buccella, inviato della RSI.
Si continua a scavare tra le macerie
Secondo l'avvocata e attivista Mirela Cela Jorgo: "Costruire qui da anni è diventato un grande business che mette insieme politici e ingegneri, preoccupati di tutto fuorché di chi abita quei palazzi, hanno fatto tutto senza qualità e non caso gli edifici crollati erano stati costruiti senza cura su terreni paludosi". Stando ai dati resi noti venerdì dal premier Edi Rama, sono oltre 1'200 le abitazioni danneggiate e più di 5200 gli sfollati in Albania, in seguito al sisma che ha colpito il paese martedì.
Albania, il sospetto degli abusi edilizi
Telegiornale 28.11.2019, 21:00