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Olanda, espulse "spie russe"

I quattro sono sospettati di aver preso di mira anche obbiettivi in Svizzera, Malesia e Brasile

  • 4 ottobre 2018, 15:18
  • 23 novembre, 00:08
01:39

RG 12.30 del 4.10.2018 La diretta di Andrea Ostinelli

RSI Info 04.10.2018, 15:18

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L'Olanda ha espulso quattro russi sospettati di aver preso di mira con un attacco informatico l’Organizzazione per il divieto delle armi chimiche (OPAC), istituto con sede a L’Aia. Lo ha annunciato giovedì in conferenza stampa il ministro della difesa Ank Bijleveld.

I quattro, tra cui un esperto di informatica, sono arrivati nei Paesi Bassi il 10 aprile disponendo di passaporti diplomatici, e l’operazione sarebbe stata messa a segno dall'intelligence militare russa, il GRU.

Secondo il capo dei servizi segreti olandesi, il generale Onno Eichelsheim, le spie avevano in programma di recarsi al laboratorio di Spiez, in Svizzera, dove l’OPAC fa analizzare campioni di armi chimiche.

Su un computer portatile confiscato sono stati infatti trovati documenti relativi ad attività in Svizzera, ma anche in Brasile e Malesia, tra cui materiale riguardante il volo MH17 della Malaysia Airlines che venne abbattuto nel 2014 da un missile nell’Ucraina dell’est.

Il ministro russo degli Affari esteri ha rigettato le accuse, denunciando una campagna di disinformazione. I servizi segreti russi all'estero e la missione permanente russa presso l'OPAC al momento si limitano ad un "no comment".

ATS/Bleff

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