John Kapoor, fondatore della Insys Therapeutics, è il primo capo di una grande azienda farmaceutica ad essere condannato in un processo legato alla crisi degli oppiacei negli Stati Uniti.
Una giuria di Boston ha dichiarato colpevole lui ed altri suoi quattro colleghi (Michael Gurry, Richard Simon, Sunrise Lee e Joseph Rowan) di aver corrotto medici per prescrivere antidolorifici che creano dipendenza, spesso a pazienti che non ne avevano bisogno. I dottori venivano pagati inoltre per parlare a falsi eventi di marketing per promuovere Subsys.
Una truffa di cui hanno fatto le spese anche le assicurazioni sanitarie. La casa farmaceutica aveva anche realizzato un video per mostrare ai suoi dipendenti i modi per aumentare le vendite del suo prodotto.
Gli imputati rischiano sino a 20 anni di prigione. Kapoor, di origini indiane, era stato arrestato nel 2017, lo stesso giorno in cui Donald Trump aveva dichiarato la crisi degli oppiacei una emergenza nazionale. In quell'anno ci sono state 48'000 vittime.