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Oppioidi: i Sackler verso l'immunità

Oxycontin e dipendenza da oppiacei: 400'000 morti in 20 anni, ma un indennizzo miliardario chiuderebbe la vicenda giudiziaria

  • 3 giugno 2021, 22:56
  • 20 novembre, 20:18
01:45

RG 18.30 del 03.06.21 La corrispondenza di Emiliano Bos

RSI Info 03.06.2021, 21:28

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Di: RG/Emiliano Bos/M. Ang. 

Potrebbero godere di una immunità totale sul piano penale i componenti della famiglia Sackler, produttori dell’anti-dolorifico a base di oppioidi considerato all’origine di oltre 400'000 morti in un paio di decenni negli Stati Uniti.

La svolta nella lunga e controversa causa è arrivata con la decisione di un giudice federale, che potrebbe rimuovere l'ultimo ostacolo al controverso accordo in grado di mettere la parola fine a un braccio di ferro giudiziario in corso da quasi due anni: il giudice ha accettato la richiesta di fallimento da parte della Purdue Pharma, la società che ha prodotto e commercializzato l'Oxycontin, il farmaco che, secondo le accuse, ha causato dipendenza da oppiacei.

In base a questa intesa verrà versato un indennizzo miliardario a città, famiglie e istituzioni per programmi di riabilitazione e servizi a favore della lotta alle tossicodipendenze, ma l'accordo, da approvarsi entro l'estate, garantirebbe l'immunità ai componenti della famiglia Sackler, che hanno sempre respinto ogni accusa. Alcuni di loro controllano tuttora la Purdue Pharma e vi hanno rivestito incarichi dirigenziali. Non solo, ma questa immunità e dunque l'impossibilità di cause civili, si estenderebbe a oltre 300 società riconducibili a loro. Un'ipotesi contestata dai procuratori generali di oltre 20 Stati, che si considerano danneggiati dall'epidemia di oppioidi e che insistono sulla responsabilità personale della famiglia Sackler. Circa 600'000 azioni legali sono state avviate negli anni contro questa società farmaceutica.

La procura di New York aveva accusato i Sackler di avere occultato in banche elvetiche e altrove fondi per un miliardo di dollari. Uno dei tre fondatori della Purdue Pharma ha profondi legami con la Svizzera. Visse parecchi anni a Gstaad, città dove morì nel 2010. I suoi familiari registrarono all'apposito Ufficio federale un fiore a suo nome. Mentre negli Stati Uniti i Sackler sono accusati di avere fatto sfiorire l'esistenza di centinaia di migliaia di persone, provocando dipendenza con il loro farmaco.

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