L'imperativo, per i tecnici al lavoro sulla diga di Oroville, è chiudere la falla e farlo in fretta, prima delle nuove piogge in arrivo. Oppure un muro d'acqua alto quasi 10 metri potrebbe travolgere la comunità californiana ai piedi della "Big Dam", la più alta degli Stati Uniti. Per ora le 200'000 persone evacuate sono state autorizzate a tornare nelle loro abitazioni ma sono state messe in guardia: è necessario restare pronti a fuggire di nuovo se la situazione dovesse peggiorare.
I danni provocati dal malfunzionamento della diga di Oroville, in California
RSI Info 14.02.2017, 11:28
Intanto infuriano le polemiche per un'emergenza annunciata: che la diga di Oroville potesse rappresentare un pericolo fu già fatto presente nel 2005, quando sia le autorità federali sia quelle dello Stato della California furono messe in guardia. Tuttavia gli avvertimenti furono ignorati. In particolare, secondo quanto riferiscono i media americani, si fece presente che il canale di scolo di emergenza non era un vero e proprio "sfioratore" (in gergo tecnico), piuttosto una diga più piccola di ritenuta delle acque. In caso di allagamenti, quindi, non sarebbe in grado di contenere l'acqua. Per la messa in sicurezza ci sarebbero voluti milioni di dollari e, all'epoca, nessuno volle farsi carico della spesa.
ATS/M. Ang.