L'autoproclamato Stato islamico continua nella sua opera di distruzione di capolavori del passato, spesso protetti dall'Unesco. Avrebbe infatti distrutto uno dei principali templi dell'antica perla nel deserto siriano, cinque giorni dopo aver decapitato su una pubblica piazza di Palmira Khaled al Asaad, uno dei massimi esperti di antichità in Siria ed ex direttore del sito archeologico locale.
Secondo quanto riferiscono lunedì alcuni abitanti della città fuggiti negli ultimi giorni, gli jihadisti hanno raso al suolo il tempio di Baalshamin, a poche decine di metri dal teatro romano della città, dove il gruppo estremista aveva inscenato alcune esecuzioni pubbliche. Il santuario di Baalshamin ("il Signore del Cielo") risaliva al secondo secolo dopo Cristo ed era dedicato ad una divinità assimilabile a Mercurio.
Il sito archeologico a 240 Km da Damasco comprende ancora la via colonnata, il santuario di Nabu, le Terme di Diocleziano, il teatro e l'Agorà, vere perle architettoniche dell’Antichità, tutte a rischio.
AFP/ATS/EnCa
TG 20.00 del 24.08.2015: Siria, l'ISIS distrugge un altro tempio
TG 12.30 del 24.08.2015: Distrutto tempio a Palmira
RG 08.00 del 24 agosto 2015 Il servizio di Chiara Savi
RSI Info 24.08.2015, 10:07
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